OLIMPIADI DEI SAPERI POSITIVI/ ACROPOLI DEI SAPERI
Accordo quadro tra Associazione Pietrasanta Polo Culturale ETS
e
Università degli studi di Napoli “Federico II”
Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO)
Quinta edizione 2024/2025
La metamorfosi culturale come paradigma culturale
PREMESSA
Il Comitato Scientifico delle Olimpiadi dei Saperi Positivi, liberamente costituito per credo ideologico-culturale, in partenariato con la Società di Scienze Lettere e Arti, con l’Accademia Pontaniana e con il patrocinio dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e dell’Università Federico II, con il supporto della Fondazione San Giuseppe dei Nudi a partire dall’anno 2022/2023, ha indetto a partire dall’anno 2020/2021 presso l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Ets le attività formative del Progetto culturale “Olimpiadi dei Saperi Positivi” rivolto alle scuole secondarie di I e di II grado.
Il progetto “Olimpiadi dei Saperi Positivi”, come è già noto alle scuole che hanno partecipato alla prima edizione e/o alla seconda edizione, trae ispirazione dalla convinzione, espressa e sostenuta da illustri accademici, che la considerazione delle “due culture”, scientifica e umanistica, su due piani distinti debba confluire in una concezione che guardi a una “interazione dei saperi positivi” come fondamento per una ricerca che voglia considerarsi veramente “scientifica”.
Nella seconda edizione per le scuole secondarie di II grado, il Comitato Scientifico ha inserito anche i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO).
A partire dalla terza edizione 2022/2023 in seguito all’Accordo Quadro di durata triennale, pensato dalla ideatrice e Responsabile Scientifica delle Olimpiadi dei Saperi Positivi, prof. ssa Laura Colantonio, Dirigente Scolastica del Liceo Classico e Scientifico “Francesco Sbordone”, dal 2022/2023 soggetto propulsore e promotore dell’intera iniziativa, e stipulato il 6 giugno 2022 tra il prof. Raffaele Iovine, Presidente dell’Associazione Pietrasanta, e il prof. Matteo Lorito, Rettore dell’Università Federico II, il Comitato scientifico delle Olimpiadi ha progettato PCTO in cui la dimensione dell’ ‘orientamento’ sia realmente integrata con “la dimensione operativa del progettare e del fare in contesti esperienziali” finalizzata a favorire l’acquisizione di competenze trasversali.
Inoltre in virtù dell’Accordo stipulato nell’ambito della Terza Missione tra l’Università e l’Associazione, vengono attivati, in coerenza con le linee guida PCTO emanate dal MIUR ai sensi dell’art. 1 c. 785 legge 145/2018, patti educativi di comunità tra le Scuole, le Università e soggetti del Terzo Settore, espressione dell’autonoma iniziativa dei cittadini che concorrono “a perseguire il bene comune, a elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e protezione sociale, favorendo la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona…”. Pertanto all’interno di una comunità educante le Scuole promuovono attivamente una reale integrazione non solo con l’Università, ma anche con il territorio e l’Associazione che vi opera: elemento di forza dell’intero progetto Olimpiadi dei Saperi Positivi e Acropoli dei Saperi è la fattiva sinergia interistituzionale che rende lo stesso un affermato e originale brand culturale.
OBIETTIVI
Sono obiettivi formativi dell’iniziativa:
• favorire e valorizzare l’interazione dei saperi nei percorsi formativi quale strumento scientifico unitario per la comprensione della complessità del reale, lo sviluppo delle competenze trasversali cognitive e non cognitive e la promozione di ogni persona nel processo di apprendimento e di orientamento nel mondo;
• permettere alle studentesse e agli studenti di ampliare e di arricchire le proprie conoscenze e competenze attraverso un’esperienza formativa utile ad affrontare il regolare percorso di studi, le prove finali di esame e le prove di accesso ai percorsi universitari;
• dare centralità all’orientamento e in particolare a quello “formativo”, dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado e ai percorsi universitari (in accordo con la Risoluzione del Consiglio d’Europa del 2008 e con le linee nazionali del MIUR del 2014 per l’Orientamento permanente) perché le studentesse e gli studenti imparino a riconoscere le proprie attitudini e a operare con consapevolezza scelte future;
• favorire, attraverso il coinvolgimento attivo delle studentesse e degli studenti nella dimensione operativa del “progettare” e del “fare” in contesti esperienziali, l’acquisizione di competenze trasversali, in accordo con la Raccomandazione del Consiglio d’Europa del 2018;
• sviluppare “la capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente e consapevolmente alla vita civica, culturale e sociale della comunità” ;
• sostenere e valorizzare i patti di comunità come rapporti di collaborazione stabili tra scuole e altri soggetti operanti sul territorio, come università, accademie, fondazioni e inoltre, in coerenza con le linee guida PCTO emanate dal MIUR, soggetti operanti nel Terzo Settore, espressione dell’autonoma iniziativa del cittadini che concorrono “a perseguire il bene comune, a elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e protezione sociale” ;
• promuovere la “sociabilita” del Sapere e l’accessibilità al patrimonio culturale attraverso tipologie di incontri che guardino alla ”creatività’ strutturata e scientifica come interrelazione di base, come, per esempio, seminari di approfondimento su temi globali di interesse sociale e collettivo promossi tutelando e valorizzando la memoria dei classici e in particolare della cultura classica antica, dialoghi con il territorio, esperienze e laboratori di cultura economico-civile, dibattiti interattivi su saggi di rilevante interesse scientifico, eventi culturali di educazione all’ascolto, all’estetica, al bello;
• promuovere il culto della memoria storica per una riflessione più attenta sulla contemporaneità, l’affinamento di un pensiero critico libero da pregiudizi, lo sviluppo della creatività e della ricerca scientifica e la passione per la dimensione “politica”;
• promuovere una comunità di ricerca che sia in divenire comunità di eredità culturale;
• promuovere raccordi formativi tra istituzioni scolastiche autonome, accademiche, universitarie, culturali, poli e centri museali;
• promuovere senso di responsabilità personale e iniziative di partecipazione attiva e democratica in relazione al patrimonio storico- artistico;
• promuovere la ricerca e l’affermazione di forme di economia che superino la supremazia del profitto e del mero scambio e siano finalizzate a un nuovo modello di benessere per una società più inclusiva e sostenibile, basata sui principi della gratuità, della reciprocità e della fratellanza e rispettosa dell’ambiente
• sviluppare in particolare interesse per profili professionali innovativi nell’ambito della rigenerazione urbana, della tutela dell’ambiente, della valorizzazione dei beni storico-artistici, del turismo responsabile e sostenibile, della comunicazione relativa all’ambito dei beni storico-artistici e dell’editoria.
L’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ETS
L’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ETS è nata nel 2011, fondata dal prof. Raffaele Iovine, l’attuale Presidente, allievo di Raffaele Ajello e di Gerardo Marotta e studioso di storia economica dell’età moderna.
Essa persegue la progressiva attuazione di un progetto di valorizzazione di un bene di interesse storico-architettonico e archeologico ( art. 10 c. 1 del D. Lgs. 42/2004 e successive modificazioni), il Complesso della Pietrasanta, situato nel centro storico di Napoli, a due passi dal Conservatorio di San Pietro a Majella e dalla “cittadella universitaria”, e realizza appieno la propria mission integrando la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico con la dimensione etica di soggetto politicamente attivo nella città, quella capacità di cui ha parlato tante volte nei suoi interventi culturali il Presidente Raffaele Iovine, ma anche tra gli altri Paolo Giulierini, il Direttore del MANN, di dialogare con il particolare territorio in cui si trova “restituendo” qualcosa ai cittadini.
In virtù del del progetto di riqualificazione del Complesso della Pietrasanta l’Associazione ha ottenuto nel 2011 un contratto di comodato da parte della Diocesi di Napoli, il riconoscimento del Complesso come bene di interesse storico e culturale e l’ammissione al piano di valorizzazione dei siti Unesco.
Inoltre l’Associazione, essendo ubicata in una delle zone cosiddette “a rischio” della città di Napoli, persegue anche l’obiettivo di realizzare “progetti” che prevedano il coinvolgimento dei bambini e dei giovani del quartiere in particolare affetti da disagi familiari ed economico-sociali ai fini della formazione culturale degli stessi anche attraverso lo sviluppo di programmi di inclusione sociale e opportuni patti di comunità.
Essa risulta nel quinto Piano Nazionale Infanzia Adolescenza come soggetto audito da parte dell’Osservatorio Nazionale Infanzia Adolescenza, organismo ministeriale del Dipartimento per le Politiche della famiglia quale soggetto promotore di iniziative culturali sensibili alle esigenze inclusive, formative e aggregative del territorio.
Essa è impegnata anche nella realizzazione di manifestazioni culturali di vario tipo e nella promozione di rapporti di collaborazione con associazioni, università, fondazioni, enti, istituzioni e organizzazioni pubbliche e private.
La Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta
La Basilica di Santa Maria Maggiore, situata al confine con le antiche mura difensive della città, ha una storia antichissima che testimonia le vicende della città stessa. Fatta edificare sui resti del tempio di Diana e di una domus romana nel 533 dal Vescovo Pomponio, e dedicata alla Beatissima Vergine, fu una delle quattro basiliche maggiori in epoca tardo antica. A metà del 1600 la Basilica Pomponiana fu abbattuta a causa dei danni causati dai terremoti e completamente ricostruita nel 1656 da Cosimo Fanzago.
Cappella Pontano
Fatta edificare nel 1492 da Giovanni Gioviano Pontano, la cappella, che affaccia sulla piazzetta Pietrasanta e lungo Via dei Tribunali, è completamente rivestita in pietra grigia di piperno.
Pontano, brillante umanista, la fece erigere come monumento funebre per l’amata moglie Adriana Sassone. All’interno, accompagnati dalle eleganti epigrafi latine scritte dallo stesso, vennero deposti anche i figli Lucio, Francesco e Lucia Marzia, insieme all’amico Pietro Golino. Di pianta rettangolare, con tre facciate esterne e una quarta adiacente alla Cappella del Cappuccio, si distingue nella piazzetta per l’eleganza e il fascino dei dettagli di finissimo rilievo.
La Cappella del SS Salvatore
Fra la Basilica e la Cappella del Pontano, sorge la Cappella del SS. Salvatore, datata al 1150. Questa chiesa dell’Arciconfraternita del Cappuccio nasce come chiesa autonoma. Il suo interno, rimaneggiato nel XVIII secolo, fu arricchito da un pavimento in maiolica, dalle pregevoli decorazioni e dall’altare in marmi policromi. L’esterno, col portale in piperno, accoglie alla sua destra una pseudo edicola, sormontata da una targa dedicata alla ricostruzione della cupola di Santa Maria Maggiore del 1820.
Il Museo dell’Acqua
Il sottosuolo della Basilica, che vanta il primo “Ascensore Archeologico” del centro storico, comprende il Museo dell’Acqua, realizzato in collaborazione con ABC , l’azienda idrica napoletana, dove si trovano antiche cisterne greco-romane con acque e ruscellamenti, cavità e cunicoli scavati dai primi Greci del VI sec. a. C. e utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale come ricoveri antiaerei.
Il Museo nel luglio 2023 è entrato a far parte della rete dei Musei dell’Acqua dell’UNESCO, la Global Network of Water Museum (WAMU-NET), fondata a Venezia nel 2017 nell’ambito dell’Intergovernmental Hydrological Programme (UNESCO-IHP) per rafforzare l’educazione alla consapevolezza dell’acqua.
La Rete intende coordinare le attività dei Musei dell’Acqua e di altre istituzioni che si occupano di gestione dell’acqua in tutto il mondo. Essa promuove i valori fondamentali del patrimonio dell’acqua in tutte le sue forme, naturale, culturale, materiale o immateriale, e cerca soluzioni per le sfide dei nostri giorni relative all’acqua collegando le conoscenze e le pratiche del passato e del presente sulla gestione dell’acqua nell’ambito degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Il percorso
Il tema di questa quinta edizione 2024-2025 è “La metamorfosi culturale come paradigma evolutivo”
La metamorfosi è l’elemento costitutivo dell’essere umano e non umano in uno con il divenire evolutivo degli stessi; essa è la connotazione intrinseca ad ogni processo di conoscenza e di formazione culturale. Tale tema si pone su una linea di continuità con il tema trattato nella quarta edizione, “La rigenerazione evolutiva nella natura e nell’opera dell’uomo”, ma anche con l’oggetto di indagine della terza edizione, in cui il percorso di approfondimento ruotava intorno alle “acque di Parthenope”, nonché intorno al mito e alle valenze simboliche della sirena Parthenope, a cui l’idea di metamorfosi è profondamente affine. Non a caso, infatti, il mito della Sirena è un mito di generazione, rigenerazione e trasformazione in un moto di trasposizione figurativa su un piano immaginario, che determina la propria inscindibile fusione ed evoluzione con la città di Napoli, da riscoprire anche sul piano intellettuale e culturale..
La progettazione culturale si articola nei seguenti moduli flessibili:
• Metamorfosi nel corridoio culturale tra Nuovo Umanesimo, Arte e Scienza in ogni tempo con un focus sulla ricezione della cultura classica, a partire da quella antica, nella contemporaneità;
• Certame vichiano, nell’ambito della valorizzazione della prospettiva storico-filosofica approfondimento dei temi di ricerca che discendono dal pensiero di Giambattista Vico in relazione alle fasi di sviluppo evolutivo storico e umano.
• Figure rappresentative della cultura partenopea tra l’asse storico-filosofico e giuridico-economico, riflessi della memoria storica sulla contemporaneità;
• Peculiarità e rischi dell’evoluzione scientifica e tecnologica: cambiamenti negli approcci e nelle prospettive di studio e di realizzazione.
In maniera trasversale, L’ora del libro, su ispirazione della tradizione umanistica promossa dall’Accademia Pontaniana nel XV sec. in virtù del consesso di studiosi che approfondivano tematiche attraverso i testi, si porrà, come già nella IV edizione, come rassegna aperta su ciascun incontro al fine di analizzare i temi proposti anche attraverso il riferimento a testi di vario genere sia opere degli studiosi stessi sia approcci critici posteriori.
Il percorso della durata di 40/50 ore, modulare e flessibile, in rapporto anche ai diversi indirizzi di studio, si articola in attività laboratoriali, caratterizzate da metodologie didattiche innovative, di diversa tipologia, ma strettamente integrate tra loro:
Dialoghi di “didattica orientativa” tra docenti universitari, docenti di scuola secondaria di secondo grado e studentesse e studenti;
Laboratori di cultura economica e civile
Presentazione e dibattiti su libri classici e contemporanei
Attività di service learning
Visite guidate e incontri con esperti per l’educazione alla bellezza, alla scoperta e alla valorizzazione del patrimonio in coerenza con la Convenzione di Faro;
Incontri con esperti e attività per l’educazione alla lettura e la promozione della lettura di testi classici antichi e moderni e di testi contemporanei;
Elaborazione di un project work e di un lavoro multimediale finalizzato alla comunicazione e alla divulgazione del patrimonio
Elaborazione di un project work e di prodotti multimediali finalizzati alla comunicazione e alla divulgazione di interventi di rigenerazione urbana, di attività turistiche responsabili e sostenibili
Elaborazione di un project work e/o di un prodotto multimediale e/o di articoli divulgativi anche destinati a redazioni online, finalizzati alla comunicazione alla consapevolezza sul tema approfondito
Le attività si svolgeranno sia in orario currricolare, sia in orario extracurricolare presso l’Accademia Pontaniana, la Basilica della Pietrasanta e le sedi universitarie.
I lavori prodotti dalle studentesse e dagli studenti in gruppo saranno presentati a fine percorso.
E’ prevista inoltre la partecipazione individuale alle competizioni delle Olimpiadi sulle quali sarà pubblicato a breve un bando.
Alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di primo grado è indirizzata la seguente sezione delle Olimpiadi:
Matematica e logica
Le prove sono indirizzate alle studentesse e agli studenti delle classi seconde e terze.
Nel percorso propedeutico sono inserite anche attività di orientamento per guidare le ragazze e i ragazzi alla scelta di un percorso scolastico coerente con attitudini, motivazioni e aspirazioni personali.
Responsabile scientifica Olimpiadi dei Saperi Positivi/Acropoli dei Saperi
Referente Accordo Quadro
Prof.ssa Laura Colantonio
Presidente Pietrasanta Polo Culturale Ets
Prof Raffaele Iovine
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